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8 luglio 2011 5 08 /07 /luglio /2011 17:57

Da Cupertino l'applicazione che può trasformare tutti in videoamatori o in cineasti.

Nell’era della tecnologia pervasiva e dell’integrazione multimediale tra i diversi media a nostra disposizione, sembrava impossibile che l’emblema dell’epoca per eccellenza, l’iPhone, non fosse ancora stato dotato di un’applicazione che facilitasse la combinazione di audio e video in un tutt’uno e che permettesse di utilizzare un apparecchio di tali potenzialità come una vera e propria macchina da presa. D’altro canto il cinema nasce proprio dall’esigenza di cogliere il flusso della vita reale nel suo scorrere, di catturarne l’anima per poi poterla riprodurre sullo schermo.

Grazie alla sua fotocamera da 5 megapixel l’iPhone è in grado di registrare in HD fino a 30 frame al secondo con audio, con tanto di funzione “Tocca e metti a fuoco” mentre riprendi.

Ispirata alla tecnica cinematografica del time-lapse (in cui la frequenza di cattura dei fotogrammi è inferiore a quella della loro riproduzione), ecco che nasce Lifelapse, l’applicazione che permette di scattare sistematicamente una foto ogni 30 secondi e di assemblare successivamente tutte le immagini ottenute fino a formare un unico video.

L’applicazione è disponibile sull’App Store a un prezzo veramente esiguo, solo €0.79, e insieme adessa è possibile acquistare a € 9.90 il Lifepouch, un portacellulare in tessuto elasticizzato grigio che consente di portare il cellulare appeso al collo anche quando l’applicazione è in funzione, infatti è di lunghezza leggermente inferiore all’iPhone, in modo da lasciare scoperta la parte superiore con la fotocamera e quindi non impedire la continuazione delle riprese.

Ovviamente, come tutte le cose belle, c’è sempre un ma: lasciare l’applicazione continuamente in funzione vuol dire sia ridurre drasticamente l’autonomia della batteria, sia essere costretto a registrare un gran numero d’immagini senza poter fare alcuna discriminazione col rischio di esaurire la memoria e di ritrovarsi con una serie di spezzoni inutili o indesiderati.

Senza contare poi che utilizzare l’applicazione mentre lo smartphone è nel Lifepouch, quindi sottoposto a movimenti e scossoni di ogni tipo difficilmente controllabili, di certo non garantisce riprese di qualità elevata. Insomma è un’applicazione da utilizzare con le molle e che può avere una sua particolare utilità solo se siamo intenzionati a pubblicare online e in real time i nostri filmati senza avere grandi pretese artistiche: a tal proposito può essere utile scaricare Ustream Live Broadcaster, un'applicazione che permette di registrare in diretta e trasmettere il tutto sul sito Ustream in tempo reale.

iPhone 4
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26 giugno 2011 7 26 /06 /giugno /2011 16:07

"Close your eyes. Open your mind. You will be unprepared." Dal regista di 300 e Watchman la storia di una moderna Alice nel paese delle meraviglie con le mitragliatrici che vi trascinerà nel suo mondo, sconvolgendo il vostro.

Snyder afferma che Sucker Punch è “la cosa più folle che abbia mai scritto” e chi lo guarderà, dovrà dargli ragione perché per tutto il tempo si ha la sensazione di assistere al parto creativo di un genio folle. Una visione che colpisce all’improvviso, un pugno che risucchia come una ventosa (sucker) dentro una trama vorticosa suddivisa in tre livelli di realtà. Un’assurda fantasia che per la protagonista diventa tanto reale quanto reale è il suo desiderio di fuggire dal manicomio in cui è reclusa. Non è il racconto di un sogno, né di un incubo: è la storia di una lotta per la sopravvivenza combattuta in tutti i modi e in tutti i mondi possibili, immaginabili o meno che siano.

Dopo la morte della madre, la protagonista cerca di difendere sua sorella dalle grinfie del patrigno che vorrebbe abusare di lei, ma durante una colluttazione le spara accidentalmente, uccidendola. Il patrigno la farà internare e chiederà a un inserviente compiacente di farla lobotomizzare, per impedirle di raccontare la verità. Appena la ragazza entra nella zona ricreativa del manicomio, ironicamente definita “il teatro”, si spalanca la porta del primo livello di sub-conscio: un teatro/bordello, dove ballerine/recluse sono obbligate a esibirsi per soddisfare le voglie dei clienti. Baby Doll, la nuova arrivata, rappresenta la ribellione per quattro ragazze che si lasceranno condurre da lei in un secondo livello di sub-conscio dove dovranno affrontare nemici di ogni sorta per trovare quattro oggetti, più un quinto che è un mistero, e conquistare l’agognata libertà.

Quando Baby Doll balla, si aprono scenari che ricordano mille mondi: il cinema, con la sfida fra katane combattuta sulla neve di Kill Bill; la letteratura, con la ricostruzione delle epiche lotte de Il Signore degli Anelli; i videogames, con la scena dell’assalto al treno stile Final Fantasy XIII e i combattimenti alla Tekken.

Sucker Punch è un videoclip barocco in cui musica e immagini si mescolano creando un’atmosfera illusoria, capace di coinvolgere persino lo spettatore meno cinematograficamente alfabetizzato che si lascia trascinare dal flusso convulso, cullato dalle parole incoraggianti della voce narrante che suggerisce l’idea di un mondo in cui ognuno possiede le armi per combattere e rendersi libero.

Sucker Punch
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